È di pochi giorni fa la protesta dei concessionari lasciati al buio per qualche settimana. Ancora oggi la normalità non è del tutto tornata e non si tratta di risparmio energetico. La luce non manca solo sotto i padiglioni ma anche all’interno della società consortile che dovrebbe gestire la struttura.
Ovviamente la fase di commissariamento andrà avanti per almeno un altro anno, vista la incapacità dei soci pubblici proprietari di uscire dal tunnel nel quale si sono infilati con le rispettive richieste di oneri di fitto che impediscono l’approvazione del bilancio. Nel frattempo mercati ortofrutticoli più piccoli non solo per dimensioni, richiedono accesso ai fondi Pnrr per ammodernare le strutture che ospitano i rispettivi mercati (Maddaloni e Salerno). Peccato! Il treno sta passando ed è probabilmente l’ultimo che la struttura poteva prendere. Un treno che la fase liquidativa fa ovviamente perdere. Anche la gestione ordinaria è oramai lasciata al caso, ma forse è meglio: meno fanno, meno sbagliano. La situazione è in evidente fase di declino con i soci pubblici e privati alle prese con altri problemi. In piena emergenza sociale abbandonare a se stessa l’ultima struttura capace di dare lavoro è da irresponsabili.