A 50 anni dall’istituzione del servizio civile, il governo prevede di reinserire 40 giorni di servizio militare volontario, garantendo per i giovani partecipanti punti e riconoscimenti nei concorsi pubblici.
A parte l’esiguità dei 40 giorni e l’inutile spreco di fondi pubblici qual è la priorità per i giovani del nostro paese, tra la necessità di togliere il bonus cultura e quello di addestrarli alle armi? In questa scelta c’è una visione della vita che è lontana dai principi educativi basilari. Mi chiedo quale sia oggi l’utilità e soprattutto l’urgenza di insegnare i principi della vita militare come marciare e sparare più di quanto lo sia investire in corsi di aggiornamento e cultura e formazione professionale per il loro futuro.
Mariarosaria Vitiello
Docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Regina Margherita di Salerno
Delegata Nazionale alla Conferenza delle Donne Democratiche