Con la tranquillità delle grandi squadre e quel pizzico di voglia di rivalsa derivante dall’eliminazione a sorpresa dalla Coppa Italia, il Napoli ha portato a casa tre punti affidandosi ai propri punti di forza ovvero un gioco corale esaltato dalle giocate dei singoli, importanti e utili come fiammate improvvise. Dopo un inizio coraggioso della Cremonese, il Napoli – di San Valentino vestito – ha alzato il baricentro inesorabilmente ma per sbloccare il match ci è voluta una intuizione del solito Kvaratskhelia al 22° nel giorno del suo 22° compleanno: recuperando un pallone sul fondo dopo un cross sbagliato dalla destra, il georgiano ha puntato Sernicola a testa bassa portandosi il pallone sul destro e battendo in diagonale Carnesecchi. Rete come regalo di compleanno, così come i tre punti, che avrebbe potuto anche essere bissata poco dopo con un colpo di testa però impreciso.
Con orgoglio la Cremonese ha provato a rimanere in partita cercando duelli a tutto campo, togliendo spazi a Osimhen e provando ad impensierire il reparto arretrato di Spalletti con Valeri e Afena-Gyan, ma è dai dettagli che nascono le grandi vittorie. Al 65′ uno quasi impercettebile ha finito col fare la differenza: un tocco fortuito di Valeri, ravvisato da Anguissa (e dal guardalinee) che consiglia al camerunese di tenersi il corner anziché crossare il pallone in area; dalla bandierina il traversone di Zielinski è stato deviato da Di Lorenzo, respinto da Carnesecchi sul secondo palo per poi essere rifinito da Kim per il tap-in vincente di Osimhen. Per il nigeriano sesta partita consecutiva in gol in campionato.
Col doppio vantaggio la partita di fatto è finita con mezz’ora di anticipo, lasciando giusto la spazio a Elmas per trovare in diagonale il sesto gol in campionato. Il Napoli si è limitato a gestire ritmo e possesso di palla, la Cremonese invece ha preservato le proprie pedine pensando agli impegni futuri per due situazioni di campionato letteralmente agli opposti e separate da 51 punti: gli azzurri restano in fuga, i grigiorossi restano in fondo al gruppo arrancando.
LE PAGELLE
Kvaratskhelia 7,5 – Festeggia il compleanno numero 22 segnando un gol pesante al minuto numero 22. Fa la differenza di testa e di tecnica, inventandosi la giocata solitaria che stappa il match a metà primo tempo. Sfiora più volte il raddoppio per continuare la festa.
Lozano 6,5 – Pericoloso in attacco, ma clamorosamente utile anche in chiave difensiva. Anticipa il connazionale Vasquez col punteggio sullo 0-0 togliendo il gol al difensore, poi nella ripresa impegna Carnesecchi in un paio di situazioni a tutta fascia.
Osimhen 7 – A metà ripresa segna uno dei più facili tra i 17 gol in questo campionato. Sono sei giornate di fila in gol, come un certo Higuain da queste parti, anche in una serata più complicata del previsto.
Chiriches 6 – Si prende il compito di provare ad arginare Osimhen, missione quasi impossibile per tutti in questa stagione. Nel primo tempo limita il nigeriano con astuzia ed esperienza, ma non può impedirgli di timbrare.
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IL TABELLINO
NAPOLI-CREMONESE 3-0
Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 6, Kim 6,5, Mario Rui 6 (25′ st Olivera 6); Anguissa 6, Lobotka 6,5 (41′ st Demme sv), Zielinski 6 (25′ st Elmas 7); Lozano 6,5 (37′ st Raspadori sv), Osimhen 7, Kvaratskhelia 7,5 (37′ st Ndombele sv). A disp.: Gollini, Marfella, Bereszynski, Juan Jesus, Ostigard, Demme, Gaetano, Politano, Zerbin, Simeone. All.: Spalletti 7.
Cremonese (5-3-2): Carnesecchi 6; Sernicola 5,5, Aiwu 5,5, Chiriches 6, Ferrari 5 (1′ st Valeri 5), Vasquez 6 (23′ st Ghiglione 5,5); Benassi 5, Pickel 5,5 (15′ st Castagnetti 5,5), Meité 5 (30′ st Acella 6); Tsadjout 5 (15′ st Ciofani 5), Afena-Gyan 5. A disp.: Sarr, Saro, Galdames. All.: Ballardini 5.
Arbitro: Massimi
Marcatori: 22′ Kvaratskhelia, 20′ st Osimhen, 34′ st Elmas
Ammoniti: Vasquez, Aiwu (C)
“Scudetto? Vogliono farci pensare di aver già vinto, ma non è così”. Parola di Luciano Spalletti, intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria del suo Napoli contro la Cremonese al Maradona.
“Scudetto? Vogliono farci pensare di averlo già vinto…”
“Noi dobbiamo fare partita dopo partita. Il fatto che ci facciano pensare di aver già vinto, che si possa pensare ad altro, non è così. Il nostro cervello dipende da come mandiamo noi i segnali, ragioniamo come vogliamo noi. Si mangia con il presente, non con il futuro”.
“Sul pezzo ci tiene la nostra città, i nostri tifosi, la nostra possibilità di fare cose importanti. Tutti lo percepiscono, anzi forse troppo perché nel primo tempo non siamo stati tranquilli nel far girare la palla – ha aggiunto – Ci siamo un po’ innervositi su qualche palla persa di troppo ed è stato più difficile”.
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Redazione
Seo, pubblic relation, comunicatore. Esperienze lavorative da libero professionista esperto di finanza agevolata e consulente in materia turistica, lavoro, formazione, euro progettazione e attività giornalistica. Progettista di idee, marchi e brevetti. Autore letterario di saggi, guide turistiche e manuali tecnici operativi nel settore ricettivo. Cultura e turismo, due importanti passioni che con il giornalismo e la comunicazione sono fonti di ispirazione in progetti ed eventi ideati e prodotti