«Ben venga l’accoglimento da parte del Tar di Salerno della domanda di sospensiva presentata da alcuni genitori» dichiara il prof. Aurelio Tommasetti, consigliere della Lega in Regione Campania, commentando la recente notizia dell’emanazione di un’ordinanza con cui il Tar ha sospeso il provvedimento di un dirigente scolastico di un istituto comprensivo di Salerno che vietava agli alunni di consumare a scuola il pasto portato da casa.
«Già a fine ottobre dello scorso anno, infatti, denunciai lo sproporzionato aumento del costo del pasto giornaliero. Si tratta di un grave attacco al diritto allo studio poiché con un Isee da 15.001,00 euro si è costretti a versare ben 90 euro al mese e con un Isee di oltre 24.001,00 euro il costo del servizio sale addirittura a 119 euro mensili – puntualizza il consigliere regionale –. Ciò comporta, su base annua, il versamento, nelle casse dell’ente
comunale, di un mese di stipendio medio per ciascun figlio in età scolastica: un fardello, quest’ultimo, che si aggiunge all'aumento incontrollato anche del costo del trasporto scolastico ed al caro libri». «L’amministrazione comunale di Salerno si dimostra, ancora una volta, distante dalle problematiche che riguardano i giovani e le loro famiglie, soprattutto quelle meno abbienti. L’ordinanza del Tar di Salerno fa finalmente chiarezza anche perché lascia alle famiglie degli alunni la possibilità di scegliere se usufruire o meno del servizio mensa comunale – conclude l’esponente regionale -. L’auspicio è che tale possibilità sia estesa anche agli altri istituti scolastici della città di Salerno».