La Digos di Foggia sta analizzando i filmati acquisiti dalle telecamere di un’area di servizio di Cerignola, dove domenica pomeriggio alcuni tifosi della Cavese avrebbero minacciato i tesserati della società Nocerina. Uno di loro ha poi colpito al volto l’allenatore. Il tecnico Alessandro Erra ha rimediato una ferita allo zigomo sinistro. È stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Il lavoro degli inquirenti pugliesi – con il supporto della Questura di Salerno – mira ad individuare i potenziali aggressori, che rientravano dalla trasferta di Fasano. Intanto a Erra sono giunti tanti messaggi di solidarietà. Tra quelli pubblici, dal sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano e da Raffaele Sergio (cavese che fa calcio anche a Nocera Superiore e che battezzò Erra come allenatore facendogli fare il suo vice alla Nocerina). Tra quelli privati, il suo ex compagno di squadra alla Nocerina Paolo De Maio, ora sindaco di Nocera Inferiore, Peppe Prete e tantissimi altri. Considerazione di fondo: i giovani aggressori cavesi non conoscono la storia di Erra, cresciuto proprio nella Cavese, due anni di militanza nelle giovanili dal 1989 al 1991 agli ordini di Paolo Braca e Adolfo Milite, assieme a Enzo Criscuolo e Sandrino Luciano (pure loro parte notevole della storia molossa) aggregato alla Cavese dei grandi di C2. Il primo anno si alternarono in panchina di prima squadra Santin e Zurlini, con gente di spessore come Mastalli, Polenta, Sorbi, Accardi e Mari in campo. Con Erra si affacciavano in prima squadra Ruocco, Missano, Trezza e Della Rocca: alcuni esordirono, altri si accontentavano degli allenamenti per poi esibirsi in Berretti. Secondo anno, sesto posto con Cancian e poi Braca, in campo Pierozzi e Ricci tanto per intenderci. Al termine di quel campionato, la Cavese fallì ed Erra si ritrovò libero: un anno con la Valentino Mazzola di Coperchia e poi l’inizio della grande avventura da calciatore molosso. Da poche settimane è tornato a Nocera da allenatore per salvare una squadra in difficoltà. Da amici, gli diamo un solo consiglio: nell’attuale Juniores potrebbe nascondersi più di un talento. Lui ha già visto Fusco ma attenzione anche a Dorato, Sirico, Gaudino e soprattutto agli attaccanti Boccia e Gallo, due 2005 che potrebbero risolvere qualche problema anche nel contesto dei grandi. Per quel che riguarda l’aggressione, anche da parte nostra un abbraccio a una persona perbene, stimata a Nocera ma anche a Pagani e persino nella stragrande maggioranza di Cava che non si riconosce affatto negli aggressori.
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