Ti diranno che non sei capace, che non sei abbastanza, che non combinerai nulla di buono. Trascorrerai la tua vita a dover dimostrare il contrario cercando di aprire porte chiuse in faccia. Percorrendo strade pericolose per piacere agli altri e al riflesso che vedi allo specchio. Correrai per raggiungere la meta e quando sarai ad un passo dalla conquista tutto crollerà. Penserai che sei un fallito, un perdente, un essere sbagliato. Finirai per convincerti di essere un ramoscello alla deriva, in balia del vento impetuoso che deciderà le tue sorti. Cadrai, gattonerai per rialzarti, barcollerai, penserai di non farcela e di essere costretto a strisciare pur di arrivare in alto. Ascolterai di continuo l’eco delle voci che ti perseguitano anche quando dormi, forse sei tu il solista in un coro di insulti. Ti convincerai di dover dimostrare di continuo quanto vali in tutte le situazioni e in tutte le relazioni.
Ad occhi chiusi camminerai nel buio cercando di evitare le trappole e le sabbie mobili in cui potresti essere bloccato. Impiegherai tutte le tue energie per conquistarti la tua posizione nel mondo, come se fossimo delle pedine di una grande partita di scacchi. Sentirai la frustrazione, la delusione e il turbamento scendere come goccioline di sudore sulla schiena, insieme alle mani che tremano e al cuore che a momenti rischia di esplodere. Sussurrerai al tuo orecchio di essere la versione migliore di te come se quella peggiore tu possa cestinarla, mi dispiace deluderti ma non sei un foglio Word. Ti arrampicherai sui grattacieli, sulle rocce e se necessario anche sugli specchi per ambire alla perfezione. Penserai al passato con un velo di tristezza e di rimorso pensando alle scelte sbagliate, alle rinunce a quello che sei e saresti potuto essere. Sai il passato si chiama in questo modo perché è passato, come il tempo che simile alla sabbia scivola tra le dita in modo inspiegabilmente veloce. Proverai a cambiare le sorti del tuo futuro come un giocoliere tiene in controllo le palline per aggiungerne sempre altre.
Penserai di poter decidere tu il giro e la direzione della ruota panoramica su cui sei salito, che ti porterà in alto alla stessa velocità con cui ti troverai a testa in giu con il sangue al cervello. Attraverserai il deserto arido con la gola secca e la pelle che brucia per poi essere travolto nella profondità dell’oceano in tempesta. Volerai in alto con zavorre sulle ali per poi planare con estrema difficoltà tra cespugli di rose con spine affilate. Guarderai dall’alto in basso con disgusto chi si trova un gradino più basso del tuo e con invidia colui che è sul primo podio. Affronterai le lotte, le sconfitte, le vincite e gli amori sentendoti un passo indietro agli altri aspettando che qualcuno ti passi la staffetta. Non guardare alla corsa, al traguardo ma alla qualità della vita piuttosto che sulla quantità dei successi o fallimenti. La felicità dipende non soltanto da cosa si ha, ma anche da come ci si sente con se stessi e da che cosa ci si aspetta dal futuro.Anche l’autostima e l’ottimismo, come la soddisfazione di vita sono al tempo stesso indicatori e ingredienti importanti dello stare bene. Rimani con i piedi per terra e saldo nel qui e ora, goditi ogni singolo istante con intensità, entusiasmo e afferra ogni piccolo dettaglio inviluppato nel presente. Sin dalla nascita, siamo dotati di una tendenza spontanea al rispetto di noi stessi e alla tutela della vita, conservala e non sprecarla.