Stasera mi è stato chiesto cosa ne pensi di Elly Schlein da una persona anziana di destra, mentre pochi giorni fa la stessa domanda mi è stata posta da un mio caro amico di sinistra, laureato in scienze politiche. In entrambi i casi non ho potuto rispondere perché non conoscevo Elly.
Adesso ho letto qualcosa che la riguarda e posso rispondere che mi piace assai.
Che sia bisessuale o ebrea o figlia di accademici agiati non mi crea alcuna inquietudine. Il disagio lo avverto quando ascolto la Meloni o Salvini coi loro discorsi fascisti, omofobi e razzisti.
Elly è una ragazza che lotta per la parità di genere, che non teme di definirsi femminista ed anzi ne va fiera ed agisce concretamente per l’emancipazione delle donne. Si batte per l’inclusione e per l’integrazione dei migranti e sono sicura che la becera propaganda di destra che la incolpa di non avere a cuore i poveri e gli operai verrà smantellata pezzo per pezzo.
Non voto PD, sono poco moderata, più estremista, ma questa giovane donna mi dona nuove speranze che profumano di sinistra. Poco sembra avere in comune con Renzi e gli altri e questo è un altro tassello positivo.
Non ho votato alle Primarie del PD perché non è il mio partito, perché non credevo in esso, ma con lei come segretaria potrei farci un pensierino.
Insomma non la tirerò a lungo con la mia considerazione, è solo una risposta a queste due persone.
Che abbia tanti soldi, che non abbia mai lavorato in vita sua, che non abbia mai visto una casa popolare per me sono dati o non rilevanti ai fini politici o non rispondenti alla realtà.
Non è mica colpa sua se viene da una famiglia abbiente, che magari ha costruito la propria fortuna studiando?
Abbiamo dato spazio a comici, criminali, mezze calzette e gentaglia, perché non dovremmo lasciare lavorare una donna con queste caratteristiche, se non altro in buona fede?
Annalisa Capaldo