C’è una legge non scritta che è quella della umanità e che avrebbe potuto salvare molte di quelle 67 vittime che sognando un mondo migliore sono oggi rinchiuse in quelle bare. È un dolore grande o meglio dovrebbe essere un dolore collettivo e invece purtroppo non sembra essere così. In Grecia il ministro dei trasporti si è dimesso dopo l’incidente ferroviario sembra causato da un errore umano. In Italia dopo 4 giorni non sappiamo ancora il perché non sia scattata una operazione di soccorso per quei poveri migranti che hanno perso la vita annegati. Il Sud si conferma ancora una volta approdo della disperazione e le immagini della solidarietà dei cittadini di Cutro ci aiutano a fare capire che il Sud è ancora culla di quella civiltà dell’accoglienza figlia della Magna Grecia. I ministri Piantedosi e Salvini dovrebbero chiarire le ragioni del mancato soccorso. Perché in quelle condizioni si è ragionato come fosse una operazione di polizia e non di soccorso umanitario. L’ideologia è una brutta bestia, annebbia le menti e soprattutto i cuori. Perché non aiutare altri uomini? Perché abbiamo consentito che morissero tanti bambini? Perché la politica si è così inaridita da rendersi così cinica. La cultura giuridica ma soprattutto la cultura civile del nostro Paese non ci consente di voltarci dall’altra parte. Non saranno le dimissioni a fare ritornare le vittime ma non può essere l’indifferenza a farci mettere un punto e a capo. L’immigrazione è un problema troppo ande per essere affrontato in questa maniera. Abbiamo perso il valore umano dell’ empatia, l’arte di comprendere le emozioni e la capacità di mettersi nei panni degli altri. Non avere rispetto per la morte è non avere rispetto per la vita stessa, come automi osserviamo le immagini crudeli e intanto perdiamo la nostra umanità. Il mio pensiero va a tutte quelle persone che hanno sperato di trovare al di là del mare un mondo migliore inconsapevoli della nostra aridità.
Prof.ssa Mariarosaria Vitiello
Docente di Matematica e Fisica presso il liceo Regina Margherita di Salerno Delegata nazionale alla conferenza donne democratiche