“Forza d’animo connaturata o confortata dall’altrui esempio, che permette di affrontare, dominare, superare situazioni difficili, avvilenti, anche la morte, dimostrando i più nobili attributi della natura umana”. Ecco una delle possibili definizioni della parola “coraggio”. E poi ricorrono espressioni di uso comune quali “avere un coraggio da leoni”, “dar prova di coraggio”, “avere il coraggio di”. E’ l’etimologia della parola che getta la luce sul suo senso: coraggio deriva dall’espressione latina “cor habeo” cioè “ho cuore”. Coraggio e cuore hanno la stessa radice: “avere coraggio” significa “avere cuore”. Ha coraggio chi ha cuore, un cuore animato da sentimenti così intensi, viscerali e vibranti da indurlo a rischiare, a mettersi in gioco per realizzare qualcosa di altro e di più grande di sé. Amore, affetto, compassione, rispetto da un lato ma anche angoscia, sconforto, incertezza, paura, dolore dall’altro: sentimenti, anche negativi e fonte di malessere, possono diventare energia costruttiva e vitale da canalizzare nella realizzazione di uno scopo più alto di se stesso. Poiché il coraggio suscita una forza propulsiva che spinge ad andare oltre i propri limiti, oltre la propria fragilità, oltre la propria pochezza per costruire. Cosa? Non un’illusione vana, non un’insulsa velleità ma un sogno, piccolo o grande che sia non importa. Ciò che conta è che sia un progetto che porti benessere e crescita al proprio essere e a coloro che vi ruotano intorno. Ecco che il coraggio diventa virtù e valore di vitale importanza da seminare nei ragazzi e nei giovani perché essi diventino artefici della propria sorte e non prigionieri di una realtà a cui allinearsi. “Prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro”: parole di Giovanni Paolo II cariche di un impeto inarrestabile e di un entusiasmo incontenibile. Spesso noi adulti siamo esempi pigri e flaccidi di un coraggio snaturato e confuso con altro … sete di denaro, arroganza, arrivismo, egoismo. Chi vive a stretto contatto coi ragazzi tocca con mano la loro sete di vita: di credere in qualcosa di grande, di provare accese passioni, di gettarsi in esperienze intense, di sentirsi parte vitale della realtà che li avvolge. Ecco: partire da ciò per stillare nei giovani il vero coraggio, capace di infiammare i loro cuori di passioni e di valori che li portino ad avverare l’intrinseca sostanza dell’uomo che è l’amore … per sé, per gli altri, per il creato, per la bellezza della vita. Il coraggio che spinge a indicare e quindi a cambiare ciò che è ingiusto, violento, indegno, indecoroso, immorale per l’essere umano in quanto lo imprigiona in una realtà che non gli appartiene. Avere coraggio è avere un cuore … di speranza!