Granata avanti con Pirola, pareggia Ferguson, nella ripresa nuovo vantaggio dei padroni di casa con Dia e al 73′ gol del definitivo 2-2 di Lykogiannis. Arnautovic resta in panchina, poi entra e si infortuna.
Paulo Sousa ha il doppio dispositivo Candreva-Kastanos dietro a Dia, in mezzo la regìa è di Bohinen, dietro c’è il terzetto composto da Daniliuc, Gyomber e Pirola: praticamente la stessa squadra che ha pareggiato a San Siro contro il Milan. Anche Thiago Motta non fa stravolgimenti nonostante le prove della vigilia e conferma sostanzialmente la squadra che ha pareggiato contro la Lazio: ancora niente Arnautovic (terza panchina di fila) e Barrow titolare da simil-centravanti. E non c’è nemmeno Medel, idem come Arnautovic. La Salernitana colpisce subito: c’è un tiro di Dia al 4’ e poi il vantaggio al settimo, susseguente ad un calcio d’angolo (che non c’è, male l’assistente Lombardo) con assist di Candreva per Pirola, al primo gol in A. Arechi in festa ma il Bologna non si butta giù: attacco sul versante sinistro, Kyriakopoulos la mette in mezzo per Ferguson che spizza il giusto anticipando Pirola e spiazzando Ochoa per l’1-1 dopo una dozzina di minuti. C’è un colpo di braccio di Cambiaso (ma posizione congrua) al 17’: niente rigore ma l’ex Genoa è costretto a uscire per infortunio, al suo posto Lykogiannis. Moro ha un’occasionissima sulla quale Gyomber compie un salvataggio enorme (21’), poi ci riprova poco dopo e dall’angolo susseguente avviene un episodio che Pairetto non considera da rigore: su palla da sinistra, corrono Ferguson e Bradaric che trattiene lo scozzese rischiando fortissimo. L’arbitro attende la “visione” del Var Valeri ma, considerando l’intensità del contatto (alto), decide di non dare penalty che invece poteva starci. Morale del primo tempo: dopo i primi 10’ granata, il Bologna ha tolto fiato, autostima e campo ad una Salernitana che poco alla volta si è infeltrita fino a toccare solo in due occasioni la fase offensiva.
È proprio per questo che Paulo Sousa chiama il doppio cambio: dentro Vilhena e Piatek, il polacco si fa subito vedere con un diagonale che (giustamente) Skorupski battezza fuori al 16’ della ripresa. Il Bologna fa scaldare Orsolini e Arnautovic: entrano entrambi ma non prima di un calcio d’angolo che riporta la Salernitana in vantaggio (19’ s.t.), colpo di Dia e deviazione di Schouten per il nuovo vantaggio granata. Nove minuti dopo il 2-1 granata, il Bologna arriva al pari col binario greco, angolo di Kyriakopoulos (secondo assist) e zuccata di Lykogiannis ad anticipare Piatek. Due a due a metà ripresa e l’equilibrio diventa un’utopia: sia Sousa che Motta cercano la profondità ma poi Thiago ha un cambio obbligato perché Arnautovic si tocca insistentemente la caviglia destra e così Sansone entra per l’austriaco quando inizialmente pareva dovesse prendere il posto di Ferguson. Nel finale, Paulo Sousa chiude con Piatek prima punta e Dia più Botheim a supporto; Motta col tridente. Non male come gara, assolutamente non male: alla fine le due squadre si sono divise un tempo a testa