Il Milan domina il primo dei tre set che vedranno i rossoneri contrapposti al Napoli e, nell’unica sfida di campionato, si impongono con un 4-0 senza storia che vale come segnale importante sia verso gli azzurri di Luciano Spalletti che per le rivali nella corsa a un posto Champions. Il Milan ammirato al Diego Armando Maradona è molto vicino a quello vincente messo in piedi da Stefano Pioli nella passata stagione e, avendo ritrovato il miglior Leao, può davvero fare paura anche in ottica del doppio scontro diretto europeo. Brahim Diaz, la doppietta di Leao e il gol di Saelemekers valgono quindi doppio. Sia perché riportano i rossoneri al terzo posto solitario davanti a Inter e Roma e a +3 sull’Atalanta, sia perché mettono definitivamente alle spalle il periodo nero di inizio anno che aveva fatto traballare certezze e motivazioni. Non era in bilico la vetta della classifica per Spalletti e i suoi uomini, ma il poker subito in casa (l’allenatore di Certaldo non perdeva così male dal 2009 e allenava la Roma) fa traballare le certezze di un gruppo che, senza l’infortunato Osimhen è sembrato un lontano parente di quello ammirato in questa stagione.
LEAO-BRAHIM E GARA IN DISCESA – Il primo tempo è tutto di dominio rossonero con Pioli che annulla Lobotka francobollandogli Krunic a uomo e limitando ogni possibile uscita palla bassa del Napoli. E così, proprio su una palla recuperata a centrocampo, parte l’azione del gol dell’1-0 con Brahim Diaz che fa un numero in fascia e poi serve una palla filtrante perfetta per Leao che, con lo scavino, sorpassa Meret in uscita (ed esulta polemicamente verso i tifosi napoletani) Una botta forse inaspettata e che fa traballare un Napoli che, senza Osimhen, sembra quasi svuotato al punto da capitolare ancora, poco dopo, grazie ancora a Brahim Diaz che controlla in area, mette a sedere due giocatori e scarica di potenza alle spalle di Meret.
REAZIONE NERVOSA E ANCORA LEAO – Il Napoli reagisce solo a livello nervoso e sono davvero pochi i pericoli portati verso la porta di Maignan. Al contrario sono tanti i cartellini estratti da Rapuano che fatica a tenere la partita dentro i ranghi consentiti. La reazione, seppur timida, arriva solo a inizio ripresa con Maignan che due volte salva prima su Kim in area piccola e poi di faccia sul bolide ravvicinato da Mario Rui. Un fuoco di paglia perché alla prima occasione (dopo aver perso Brahim Diaz per infortunio) Leao passa ancora fumandosi Rrhamani nello stretto e battendo Meret sul palo lontano per il 3-0.
POKER SENZA STORIA – Di fatto la gara finisce al 60esimo con i cambi di Spalletti che cercano di salvare almeno l’onore e quelli di Pioli che celebrano una gara dominata in lungo e in largo e così proprio uno dei subentrati, Saelemaekers, trova anche l’eurogol del 4-0 andando in slalom in mezzo a 4 in ripartenza e poi battendo Meret in uscita sotto le gambe. È la pietra tombale su una gara mai in discussione (solo un errore di Bakayoko lancia in verticale Raspadori che però non riesce a battere Maignan) e che ha visto Pioli riproporre il vecchio Milan, quello convinto e convincente dei propri mezzi. Un segnale chiaro che rianima la corsa Champions dei rossoneri (che sorpassano l’Inter in classifica) e che mandano un segnale Champions al Napoli in vista del doppio confronto dei quarti di finale.
NAPOLI-MILAN 0-4
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mário Rui; Anguissa, Lobotka, Zieliński; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. A disp.: Gollini, Marfella; Juan Jesus, Østigård; Demme, Elmas, Gaetano, Ndombele, Zedadka; Lozano, Raspadori, Zerbin. All.: Spalletti.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjær, Tomori, Hernández; Bennacer, Tonali; Díaz, Krunić, Leão; Giroud. A disp.: Mirante, Tătărușanu; Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Thiaw; Adli, Bakayoko, Pobega, Saelemaekers, Vranckx; De Ketelaere, Origi, Rebić. All.: Pioli.
GOL: 17′ e 59′ Leao (M), 25′ Brahim Diaz (M), 65′ Saelemaekers
AMMONITI: 35′ Giroud (M), 40′ Lobotka (N), 63′ Krunic (M)
ESPULSI:
Arbitro: Rapuano di Rimini.