Ho sempre desiderato avere radici profonde, affondare nel terreno e quindi prosperare; di usi, costumi, idee, sogni, penetrare e diffondere profondamente, avere solidità; anche di sentimenti. Essere irremovibile dinanzi alla tempesta ma pronta al cambiamento delle diverse stagioni. Sono affascinata dall’etimologia e dal significato della parola RADICE, dal latino radice(m). In Botanica: uno dei tre organi caratteristici delle corpo delle piante e degli alberi. Si sviluppa penetrando nel suolo, ha la funzione di fissare la pianta al substrato, di assorbire l’acqua e i nutrienti in essa disciolti, di accumulare sostanze di riserva. Come il tronco esposto alle intemperie, la radice nel sottosuolo possiede una struttura primaria o secondaria.
Ho scoperto che cosi come gli essere umani, tutti diversi, anche le radici in relazione all’origine, alla morfologia, all’ambiente in cui vivono; si distinguono: -principale o primaria: quella che si sviluppa nell’’embrione, la radice ha origine endogena, ossia da parti profonde dei membri generatori; cosi come il feto -secondaria, ogni radice che prende origine direttamente da quella principale, abbiamo origine dai nostri genitori -laterale, qualsiasi radice che si sviluppa ai lati di quella principale; viviamo accanto agli altri e ci sono persone che prendono linfa dagli altri. -avventizie, quelle che si formano in sedi improprie; quante persone vivono ai margini della società in posti non comuni. -fascicolate, le radici sottili, tutte simili per lunghezza e spessore, di solito riunite in un fascio più o meno lasso; tante persone sono fragili e in gruppo acquisiscono sicurezza. -tuberizzate, quelle ingrossate, come un tubero, per accumulo di sostanze di riserva; tante persone sono forti e rappresentano una risorsa per chi li circonda -epigee o aeree, quelle che si sviluppano al di sopra del suolo, sospese nell’aria; per me sono gli artisti che vivono in un’altra dimensione separati dagli altri.
Il colore delle radici cambia secondo l’ambiente: biancastro, gialliccio, bruniccio nelle terrestri, più chiaro nelle acquatiche, spesso verde; cosi come tutti noi siamo unici e diversi Nell’uso comune: La radice è la parte più bassa: i piedi di una montagna, di una torre, di un castello rappresenta le fondamenta di un palazzo. In Anatomia: il termine radice può indicare l’elemento morfologico che costituisce il tratto iniziale di un organo. Sia organi che possono essere considerati origine di altri
Nella Filosofia antica, principio o causa materiale di tutte le cose: così per Empedocle sono radici i quattro elementi fondamentali della realtà (terra, acqua, aria, fuoco). Nell’uso letterario elevato: la radice rappresenta il progenitore, capostipite o genitore. Adamo ed Eva sono la tradizionale raffigurazione della genealogia mediante la figura di un albero. In Linguistica: la radice è un elemento che presente come nucleo concettuale centrale in tutte le parole di una stessa famiglia etimologica: esempio la radice con in: correre, corrente, corridore, corsa . In matematica: radice di un numero è il numero che, elevato a tale indice. Radice quadrata o radice di un’equazione.
Le radici nel terreno devono aprirsi la strada per avere la propria forma; le sue funzioni sono di sostengo e assorbimento. Ho sempre desiderato farmi strada nella profondità del mondo, conoscere la mia identità e mettere radici in grado di dare sostegno agli altri e con il desiderio di assorbire risorse utili per la mia crescita. Che tipo di radice sei?