Dopo anni difficili, il Bilancio approvato nelle scorse ore in Giunta è pronto per la presentazione in Consiglio Comunale per l’approvazione. Per la prima volta, come da tempo annunciato, non presenta disavanzo alla voce riequilibrio: è la conseguenza del risanamento operato negli ultimi 10 anni, partendo da una situazione talmente complicata che spinse il sindaco dell’epoca Torquato, all’inizio del suo primo mandato, a spingere per la dichiarazione di dissesto. Fu dissuaso da altre componenti della maggioranza di allora, poi arrivò la boccata d’ossigeno dal Governo: la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (cd. predissesto). Gli articoli 243-bis e seguenti del TUEL, inseriti dal D.L. n. 174 del 2012, introdussero la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (cd. predissesto) dei comuni e delle province che versano in una
situazione di squilibrio strutturale del bilancio, in grado di provocarne il dissesto finanziario, allo scopo di evitare, a tali enti, la dichiarazione di dissesto (la procedura di riequilibrio finanziario, volta ad evitare che l’ente locale subisca le gravi conseguenze prodotte dal dissesto, è finalizzata a responsabilizzare gli organi ordinari dell’ente territoriale nella definizione e nell’assunzione di ogni iniziativa utile al risanamento).
Ma cosa c’è in concreto nel Bilancio di Previsione 2023-2025? Quaranta milioni di euro previsti per varie opere pubbliche, nessun aumento delle aliquote tributarie, ritocchi passabili ai canoni per il fitto delle strutture sportive (per l’uso del PalaCoscioni, scatterà l’aumento di ticket fermi da tempo a 25 euro l’ora e adesso aggiornati a 45). Nessuna aumento anzi diminuzione per i costi relativi all’utilizzo della struttura del Castello del Parco Fienga, rendendo in tal modo, secondo l’amministrazione, la struttura in questione competitiva per eventi e feste (si spera anche per iniziative culturali). Si va dagli 800 euro infrasettimanali ai 1200 per i fine settimana (catering compreso). Non è andata allo stesso modo per gli “sportivi”. Saranno ritoccate e tariffe per l’uso del PalaCoscioni ferme da tempo a 25 euro l’ora. E il teatro Diana ? Aumento del canone di fitto, forse non da subito ma alla scadenza della convenzione in vigente.