Allagamenti e Fiume Sarno: i cinque candidati alla carica di sindaco del comune di Scafati si confrontano sul tema in un incontro organizzato dal ‘Comitato Rio Sguazzatorio’. Il moderatore Carmine Ferrara ha posto ai cinque aspiranti sindaci lo stesso interrogativo chiedendo come affronterebbero il problema degli allagamenti e dell’inquinamento del Fiume Sarno e cosa è stato fatto durante la loro consiliatura (domanda rivolta a chi ha già rivestito la carica).
Il sorteggio ha decretato che il primo a rispondere alla domanda fosse Corrado Scarlato, candidato appoggiato da sei liste civiche, che – come ha spiegato poi in un post social – promette di creare una task force permanente da mettere in campo in caso di allagamenti e sgravi Tari (tassa sui rifiuti) a commercianti e cittadini. Per quanto riguardo la risoluzione del problema alla fonte Scarlato sostiene di essere pronto a fare le barricate e portare la questione alla ribalta nazionale.
Ha invece sfoderato parte del suo programma elettorale sul tema, il secondo candidato sindaco a rispondere al quesito: Michele Grimaldi. L’aspirante primo cittadino in corsa con Pd, M5S, Verdi e una lista civica, ha parlato di educazione ambientale nelle scuole e per le imprese, monitoraggio dell’inquinamento ma anche un progetto sovracomunale con la creazione di un’alleanza con gli altri comuni del Bacino per azioni di prevenzione, bonifica e gestione degli alvei e degli flussi d’acqua, proposta di un ufficio comunale ad hoc, un assessorato alla Transizione ecologica.
Cristoforo Salvati, appoggiato da Fdi e tre civiche di centrodestra, ha elencato le azioni messe in campo durante il suo sindacato, finito prima della scadenza per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Salvati ha spiegato che la sua attività principale è stata quella di pungolare gli organi competenti a effettuare lavori di dragaggio e pulizia delle caditoie per evitare gli allagamenti in caso di piogge abbondanti. Ha spiegato cosa è stato fatto in quattro anni in cui ha dovuto registrare continui allagamenti di gran parte della città, senza spiegare quali potrebbero essere le soluzioni per il futuro.
L’Arancione Francesco Carotenuto, il quarto aspirante sindaco, espressione di tre civiche, ha snocciolato il suo amore per la città e laproposta di istituire la protezione civile. Carotenuto ha sostenuto che chi inquina è un criminale che va combattuto in ogni sede.
Ultimo in ordine di tempo a parlare è stato Pasquale Aliberti, sostenuto da Forza Italia, Lega e cinque civiche.Lo ha fatto per ricordare il suo operato all’epoca in cui era commissario per la bonifica del Bacino del Sarno, il generale Roberto Jucci, l’uomo delegato dal Governo a realizzare il vecchio piano di depurazione del bacino e a contrastare scarichi industriali e inquinamento. Aliberti ha sottolineato che l’inquinamento del Sarno però non è solo imputabile alle aziende ma anche agli scarichi domestici ed è una questione che non riguarda solo la città di Scafati. Ha attribuito le responsabilità alla Regione e alla Gori (la società che gestisce la rete idrica) ed ha invece sostenuto di essere l’artefice dei lavori per la rete fognaria.