Rischia di arrivare in consiglio, il prossimo 18 maggio, già svuotata di ogni contenuto o valore: storia di una proposta di delibera nata male, proseguita con rinvio causa assenze e ora oggetto di emendamento da parte dell’amministrazione. Si tratta della mozione firmata da 6 dei 9 esponenti dell’opposizione (non firmata per essere espliciti dai tre consiglieri comunali di Noi per Nocera Attiva, cioè Lanzetta, Sellitto e Rosati) riguardante la presunta volontà salernitano-deluchiana di trasformare la zona industriale di Nocera Inferiore in retroporto per la logistica. Nella riunione della capi-gruppo, svoltasi ieri alla presenza del primo cittadino De Maio (assenti solamente D’Acunzi e D’Alessandro), è emersa la volontà dell’amministrazione di emendare la proposta di parte dell’opposizione, trasformando la discussione e la successiva votazione, previo rimando scritto a precisi atti amministrativi degli ultimi anni, ad un legittimo revival del programma elettorale di un anno fa, che appunto escludeva qualsiasi ipotesi di Nocera come retroporto di Salerno (roba peraltro esclusa anche da Bonavitacola, braccio destro di De Luca, che ha indicato la Valle dell’Irno come zona adatta). Qualcuno, dall’opposizione, ha portato avanti la tesi dell’impossibilità di emendare la mozione: i regolamenti vigenti, invece, affermerebbero il contrario. Il primo cittadino ha fatto anche il punto della situazione, per forza di cose interlocutorio attendendo una nuova assemblea, su mercato ortofrutticolo e attività del liquidatore. Dall’opposizione fronte Lanzetta è arrivata una nuova richiesta di chiarimenti sull’uscita da Salerno Sviluppo: anche in questo caso bisognerà attendere l’esito di una nuova assemblea già convocata.
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