I numeri sono chiari e impietosi. Nell’anno scolastico 2013-2014 le maestre di scuola dell’infanzia in provincia di Salerno erano 2.305 su posto comune: a distanza di dieci anni, nell’anno scolastico 2023-2024 che verrà, avremo in organico di diritto 1.978 maestre di infanzia su posto normale, con una flessione di 327. cattedre. Alla scuola elementare la situazione non è sicuramente migliore: si è passati in dieci anni, dal 2013-2014 all’anno scolastico 2023-2024 da 4.378 maestre a 3.602 maestre, con una perdita di 776 cattedre. Complessivamente 1.103 cattedre cancellate in dieci anni per perdita di alunni e mancata formazione delle classi.
Numeri che risentono senza dubbio di un effetto impoverimento demografico che sta mettendo in forse posti di lavoro e certezze lavorative per tanti docenti. Se si perdono cattedre in organico di diritto con inevitabile presenza di esuberi in organico di ruolo, sarà ancora
più in salita per i precari tentare la scalata al posto fisso. Nella provincia di Salerno, le cattedre liberate dai pensionamenti e che si sono
formate in organico di diritto non soddisferanno le ambizioni dei precari con anche 10 anni di supplenze. La flessione di 2.817 studenti in classe per il prossimo anno scolastico, resa nota ad aprile dall’Ufficio scolastico regionale, complica i piani di chi lavora ogni anno con contratti a tempo determinato. C’è posto infatti per appena 720 assunzioni su posti normali e di sostegno.
Rivoluzione delle presidenze, intanto, rimandata. Solo tra nove anni ci sarà il massiccio cambio al vertice delle scuole. I dirigenti scolastici evitano il trasferimento d’ufficio dopo nove anni di permanenza nello stesso istituto. Secondo l’ultima bozza della direttiva ministeriale presentata qualche giorno fa ai sindacati della scuola e sollecitata dall’Autorità nazionale anti corruzione (l’Anac), la rotazione ci sarà.Ma non è prevista la retroattività della norma. Il che significa che i presidi attualmente in carica non saranno soggetti alla rotazione basata sul loro tempo di servizio precedente e il dirigente scolastico potrà ancora sedere alla guida dello stesso istituto per altri tre, sei o nove anni.