Teatro come luogo di condivisione e di crescita. Il 27 e 28 maggio nel teatro grande di Pompei la seconda pagina di un percorso che avvicina ragazzi delle scuole della zona ai luoghi antichi, alle parole e al senso dei testi antichi per riappropriarsi a 360 gradi del proprio territorio. Sono 120 studenti/attori delle scuole di Pompei, Castellammare di Stabia e Torre del Greco, i protagonisti di “ACARNESI STOP THE WAR!”. Un viaggio nel testo di Aristofane guidato dalla regia esperta di Marco Martinelli, accompagnati dalle musiche di Ambrogio Sparagna e con il disegno luci di Vincent Longuemare. Seconda tappa di una trilogia, iniziata lo scorso anno con lo spettacolo Uccelli, il teatro del drammaturgo e regista Marco Martinelli torna al teatro grande di Pompei con la rilettura aggiornata di un’altra opera di Aristofane.
Il progetto nasce da un’idea del Direttore Generale del Parco, Gabriel Zuchtriegel ed è realizzato grazie a un protocollo di intesa con l’Ufficio regionale scolastico della Campania. Quest’anno il progetto, di cui è Rup la dott.ssa Maria Rispoli, vede la partecipazione ampliata delle scuole: dopo il Liceo E. Pascal di Pompei, l’Istituto Superiore E. Pantaleo di Torre del Greco, entrano il Liceo G. de Chirico di Torre Annunziata e l’Istituto Superiore R. Elia di Castellammare di Stabia.
Economicamente il progetto, sostenuto dal Parco di Pompei, quest’anno anche del contributo della Direzione Generale Spettacolo, e per il secondo anno del supporto di uno sponsor, American Express.
«Per noi vuol dire che ci sono altri che credono come noi che la cultura può cambiare la vita delle persone, come l’abbiamo potuto toccare con mano nel primo anno, che ha superato i miei più audaci sogni, e questo ci riempie di gioia. – sottolinea il Direttore Gabriel Zuchtriegel – Pompei è un sito che parla ai giovani di oggi, premesso che diamo a loro lo spazio per sentirlo e non ci sovrapponiamo con preconcetti e finte certezze alla loro sensibilità.»
Gli Acarnesi è la prima commedia, scritta da un giovane Aristofane ma ugualmente profonda e surreale. Tratta un tema molto attuale come la guerra. Inizia con una frase poetica e profonda: “Quante cose mi mordono il cuore!”. Diceopoli, vecchio contadino ateniese, non sa convincere i concittadini a smetterla con la guerra, e decide per una “tregua separata” con gli Spartani. Così se ne torna nel suo podere a celebrare Dioniso mentre la città è in fiamme. Contro di lui gli Acarnesi, un gruppo di vecchi e fieri patrioti del demo di Acarne, ma Diceopoli (che significa “il giusto cittadino”) riuscirà a convincere che servire la patria significa prima di tutto cercare la Pace, la divinità che più di tutte sa regalare felicità e benessere all’umanità.
«Il mondo “peggiora per quanto invecchia”, diceva un grande classico, e oggi come allora è insanguinato dalle guerre. Aristofane scrive la sua prima commedia a diciotto anni, Acarnesi, contro la guerra del Peloponneso che stava devastando Atene.» – dichiara Marco Martinelli – «Con la sua vena sulfurea e surreale, si scaglia contro il grande male della violenza che avvelena la democrazia nascente. A incarnare l’adolescente infuriato che da sempre consideriamo il padre della commedia antica, saranno nel Teatro Grande di Pompei alcuni adolescenti di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia: dalla loro rabbia e dai loro desideri ho ricavato la drammaturgia per raccontare l’inquieto presente tra le pietre millenarie della scena di Pompei.»
Lo spettacolo è una produzione teatrale del Parco archeologico di Pompei, realizzata in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro delle Albe/Ravenna, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Giffoni Film Festival. Dopo il debutto a Pompei, ACARNESISTOP THE WAR! sarà poi presentato il 3 giugno a Ravenna nel programma di Ravenna Festival.
Biglietti:5€ on-line su vivaticket.it c/o biglietterie Teatro Mercadante e Teatro San Ferdinando e c/o biglietteria degli scavi (Piazza Esedra) la sera dello spettacolo