Con il NJF torna la grande musica “Jazz in parco” con un grazie speciale da parte nostra e da tutto lo staff organizzativo del festival ad Elia Pirollo, che ne è stato il grande ideatore.
Dopo i saluti di rito, la prima serata ha visto protagoniste due donne: la vulcanica pugliese Serena Brancale e le sue “contaminazioni” e la giovanissima Alessandra Tumolillo e la sua chitarra.
A dispetto della sua presenza fisica importante, la Tumolillo entra timidamente in scena con la sua chitarra e le treccine bionde ma, dopo appena qualche minuto di esibizione, esplode letteralmente catturando l’attenzione del pubblico che ne accompagna, da subito, il ritmo cantando e battendo le mani. La sua esibizione, seppur solo di apertura, è stata molto interessante e ci siamo intrattenuti con lei per conoscerla un po’. Napoletana, classe 2000, figlia d’arte, madre pianista e padre violinista: nel 2018 Alessandro Siani sceglie il suo brano “Spell” per la colonna sonora del film “La fuitina sbagliata” brano scritto ad appena 15 anni in inglese, ma oggi sottolinea che “anche ciò che non è in lingua inglese può essere internazionale, proprio come ci ha insegnato Pino”. Lo scorso anno è stata ospite del grande tenore Andrea Bocelli e, sebbene giovanissima, vanta già altre collaborazioni importanti con artisti quali Ernesto Vitolo, Sergio Cammariere, Jake Sherman, Michael Rosen, Elisabetta Serio, tanto da essere definita “artista a tutto tondo”. Durante il lockdown con la cover di “Abbracciame” ci ha tenuto compagnia con la sua voce “calda” regalandoci anche un pezzetto della sua anima, come fa ogni volta che “abbraccia” la sua chitarra ed entra in scena, qualunque essa sia, il palco o il canale youtube piuttosto che la camera di casa sua.
Da dove nasce la tua passione per il jazz/blues e come definiresti il “genere Tumolillo”?
I miei genitori sono entrambi musicisti, ma loro ascoltano tutt’altro genere; la passione per il jazz/blues è nata grazie a Pino Daniele, che mi ha sempre accompagnata durante tutto il percorso artistico. Il mio genere è RnB/Soul/Boues.
Oltre ad aver affiancato grandi musicisti, hai partecipato a qualche talent rimanendo, però, originale così da non acquisire l’etichetta di “quella uscita da …”, ti sei fatta conoscere anche sul piccolo schermo partecipando a Viva Rai 2 di Fiorello e hai aperto il Nocera Jazz Festival, quali sono i tuoi programmi futuri?
Sì, ho avuto anche un’esperienza breve, ma interessante ad Amici e vedere come funziona la televisione è sicuramente qualcosa che porterò nel mio bagaglio di vita. Il mio obiettivo è di portare avanti la mia idea artistica senza dare troppo peso ai giudizi esterni; di sicuro il Nocera Jazz Festival rientra nella lista delle mie grandi soddisfazioni e mi auguro di poter fare tante altre cose belle così.
Hai detto in una intervista che ti sentivi “incompresa, sola e scomoda” … perché?
Non ricordo bene dov’è che l’ho detto, sarà stato un momento difficile della mia vita …
La interrompiamo subito per salutarla … “Per noi Alessandra sei deliziosamente “giovane, talentuosa e molto bella” e ti auguriamo di volare sempre più in alto!