Le Vie dell’Amicizia, il progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita città simbolo della storia antica e contemporanea, fa tappa nell’antica Pompei. Dopo Ravenna e Jerash in Giordania, definita la “Pompei d’Oriente” . Lo scenario del teatro grande di Pompei accoglie Riccardo Muti martedì 11 luglio alle 21.30, per la terza fermata del viaggio che mette in relazione popoli e crea “un ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura”.Quest’anno il viaggio dell’Amicizia musica si ispira a Calvino, per festeggiari i suoi ‘cento’ anni, dedicando la XXXIV edizione a Le città invisibili: in questo caso due città sepolte – l’una dalla cenere del Vesuvio, l’altra dalle sabbie del deserto – e Ravenna, il cui porto di Classe l’imperatore Augusto scelse per la flotta del Mediterraneo orientale.
La musica lega i cuori e rilancia una idea di cultura che unisce, che mette assieme popoli e dimensioni, non a caso in questo concerto sono protagonisti musicisti giordani. Riccardo Muti, noto per il suo legame con la Campania, torna per regalare emozioni alla direzione dell’ orchestra giovanile Orchestra Giovanile Luigi Cherubini insieme alCoro Cremona Antiqua (maestro del coro Antonio Greco) affiancandoli a musicisti giordani nel II atto da Orfeo ed Euridice di Gluck con il controtenore Filippo Mineccia e in “Casta diva” dalla Norma di Bellini con il soprano Monica Conesa e nel Canto del destino di Brahms.
Questo concerto nasce dalla sinergia gtra pubblico e privato: a sostenere il concerto il Caruso, A Belmond Hotel di Ravello. “Ci tengo a sottolineare che l’appuntamento è possibile grazie alla sponsorizzazione di un’azienda del territorio come – sottolinea il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – . Una circostanza che non solo significa sostenibilità e capacità di autofinanziamento, cioè quanto anche il Ministro ci invita a rafforzare, ma contiene anche un messaggio etico: i valori di fratellanza e dialogo e il significato storico-culturale di Pompei sono condivisi dalla società, creando sinergie e relazioni che fanno emergere le qualità positive di un territorio unico al mondo.”
“Da quando, nel 1997, giunse la chiamata da una Sarajevo sfigurata dalle bombe, Le vie dell’Amicizia affida il proprio messaggio al linguaggio universale della musica – spiega Antonio De Rosa, Sovrintendente di Ravenna Festival – Anno dopo anno, il Maestro Muti sale sul podio di orchestre e cori italiani a cui si uniscono musicisti delle città meta del viaggio. Fra le indimenticabili destinazioni anche Beirut, Gerusalemme, Mosca, New York dopo l’11 settembre, Nairobi, Teheran, Kiev… Nel 2020 eravamo a Paestum, gemellata con il sito di Palmira, per ricordare il popolo siriano, quello stesso popolo che, costretto alla diaspora, ha trovato in Giordania straordinaria accoglienza. Quest’anno la XXVII edizione delle Vie dell’Amicizia raggiunge anche Pompei, nell’ambito del dialogo con il Parco Archeologico che a maggio ci ha già regalato, nello stesso Teatro Grande, il debutto di Acarnesi Stop the War!, un altro inno alla pace e alla fratellanza fra i popoli.”
Il progetto Le vie dell’Amicizia è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il concerto di Pompei sarà ripreso da RAI UNO.
“La collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei prosegue nel solco della cultura: un percorso virtuoso che lo scorso anno si è inaugurato con la sponsorizzazione della mostra ” Arte e sensualità nelle case di Pompei” e che quest’anno fa ricorso ad un’altra Musa e ad un altro linguaggio, quello della musica, capace di ” accordare” i popoli e di livellare frizioni, differenze ed ostilità. – così Alfonso Pacifico, Managing Director del Caruso, A Belmond Hotel di Ravello e Director of Special Projects, Belmond, – Un richiamo che fa parte del tessuto stesso di Ravello, notoriamente definita Città della Musica”.
PROGRAMMA
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e musicisti dell’Orchestra del Conservatorio Nazionale di Amman, Coro Cremona Antiqua maestro del coro Antonio Greco diretti da Riccardo Muti. Monica Conesa soprano Filippo Mineccia controtenore Riccardo Zanellato basso
Christoph Willibald Gluck II Atto da Orfeo ed Euridice
Vincenzo Bellini da Norma
Sinfonia
“Ite sul colle, o Druidi”
“Norma viene: le cinge la chioma”
“Casta diva, che inargenti”
Johannes BrahmsDas Schicksalslied (Canto del destino) per coro e orchestra, op. 54
INFO Biglietti primo settore 90 Euro, secondo settore 42 Euro
Ridotti over 65 e under 30 primo settore 82 Euro, secondo settore 38 Euro
Biglietteria Ravenna Festival Tel. 0544 299244 – tickets@ravennafestival.org Online www.vivaticket.com
Punto vendita a Pompei Agenzia Paradisi Perduti