La famiglia di Marzia potrà finalmente riavere il suo corpo, grazie al dissequestro imminente. Nonostante non sia stata ancora stabilita una data precisa, tutto fa pensare che avverrà nei prossimi giorni. Sarà un momento di dolore e commozione per i suoi cari, che potranno finalmente darle l’ultimo saluto e cercare giustizia per la sua morte.
Marzia Capezzuti, vittima di una terribile violenza, l’hanno sottoposta a sevizie che si sono protratte per mesi. Il suo corpo, ritrovato in un casolare abbandonato a Montecorvino Pugliano, ha rivelato un’atroce realtà. Le perizie, le hanno condotte dalle procure di Salerno e del Tribunale dei Minori. Hanno confermato che la giovane è morta per strozzamento. Ciò evidenziato dalle forti pressioni sull’osso ioide. Inoltre, hanno rilevato lesioni pregresse alla colonna vertebrale e alla cassa toracica, risalenti a diversi mesi prima del decesso.
Durante l’incidente probatorio, l’avvocato Pierluigi Spadafora, difensore dei coniugi Barbara Vacchiano e Damiano Noschese, ha sollevato un’eccezione di nullità sulla perizia. Tuttavia, dopo una camera di consiglio durata due ore, il giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello ha respinto l’eccezione, confermando la validità delle perizie e le tesi della Procura.
Un elemento cruciale nel processo è stata la testimonianza del fratello minore di Marzia, che ha raccontato alla sorella Annamaria, tramite una videochiamata, ciò che aveva visto e vissuto. Questa testimonianza ha fornito agli inquirenti le prove necessarie per incriminare gli indagati e ritrovare il corpo della giovane.