Ieri sera il Teatro Grande di Pompei ha accolto il concerto diretto da Riccardo Muti “Le Vie dell’Amicizia”, il progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita città simbolo della storia antica e contemporanea.
Quello al Teatro Grande dell’antica Pompei è stato il terzo appuntamento dopo i concerti del 7 e 9 luglio, rispettivamente a Ravenna e Jerash, la “Pompei d’Oriente” in Giordania.
Emozioni indimenticabili in una cornice straordinaria.
Il progetto Le vie dell’Amicizia è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; l’appuntamento presso l’antica città di Pompei – organizzato grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con RAI 1, che riprenderà il concerto – è reso possibile dal determinante e prezioso sostegno di Caruso, A Belmond Hotel. Muti ha suonato in un teatro dalla forma e le dimensioni simili al teatro pompeiano. In Giordania la scena è intatta, le pietre delle gradinate sconnesse. Qui la suggestione del Vesuvio, l’atmosfera rarefatta dal caldo, le gradinate piene creano un’atmosfera particolare, non mancano il governatore De Luca (con cui ha avuto un colloquio privato) e il ministro Sangiuliano: «Conosco il maestro da tempo, quando consegnarono a lui e a me nella stessa occasione il Premio Elsa Morante a Procida. Sono un suo estimatore, lo inviteremo a ritornare a Napoli, al San Carlo». In platea anche Miuccia Prada, Sylvain Bellenger, Alessio Vlad, Ruggero Cappuccio, Maurizio Pietrantonio, Dino Falconio, Massimo Osanna.