Attore-animale politico consumato, Vincenzo De Luca è parso in gran forma, malgrado il caldo torrido, nella mattinata nocerina, trascorsa tra ospedale Umberto I e Montevescovado, tra le novità della sanità nostrana e l’annoso problema della piccola Scampia da risolvere. Ci sarà tra due anni sulla scheda elettorale per la Regione ? Glielo chiede il collega D’Amico a Montevescovado, dove è stato accolto da striscioni di ringraziamento e qualche mugugno di poco conto: “Mica portate la seccia ?” E la risposta. Questo è De Luca, e tanto altro. All’Umberto I, in occasione dell’inagurazione futuristica del progetto pilota “Telestroke” – Sistema Integrato per la valutazione a distanza e la presa in carico del paziente colpito da ictus, ha ripetuto il racconto del suo “miracolo” fatto per la sanità campana dopo i disastri del precedessore e del regime ristretto del commissariamento. Ha ricordato che tale commissario Morlacco aveva chiuso Pagani e Scafati mentre oggi Pagani si avvia a diventare un polo oncologico di valore nazionale e Scafati è tornato a funzionare “malgrado gli striscioni di qualche cialtrone”. Per Sarno, la buona notizia con Canfora presente: “A Sarno ci sarà il secondo distaccamento regionale del centralino 118”. Nocera ha già avuto fondi per l’edilizia ospedaliera e potrà avere altro. Questo è De Luca ma anche altro: dà del seminarista a Fitto, su Speranza pronuncia “che Dio lo abbia in gloria”, riparla di lanciafiamme se alla Campania non verrà riconosciuto la quota del Piano di Coesione. Poi il dramma esposto con solennità: non abbiamo personale, i concorsi non sono appetibili, ci sono gravi carenze ai Pronto Soccorso anche di grosse realtà come Salerno e Napoli. La ricetta: “No ai cubani e no alle cooperative, mettiamo negli ospedali gli studenti in fase di specializzazione, altrimenti il sistema non regge, non può reggere”. E’ scettico sulle case-ospedali di comunità: ” I soldi ci sono, noi siamo pronti. Ma dentro chi ci mettiamo ? I medici di base non hanno firmato accordi nazionali e danno disponibilità sugli orari di lavoro sempre minori”. De Luca è questo ma anche altro. Prende ulteriori impegni per Nocrra e l’Agro: “Per la sanità sarà l’anno della soluzione alle lunghe liste d’attesa, sulla medicina d’urgenza siamo a un buon livello ma su quella “programmata” bisogna intervenire, non ne posso più di ascoltare ad esempio malati oncologici che fanno la fine per i farmaci o per dei contralli che potrebbero essere stabili nel tempo. Nocera avrà la rotatoria, sta avendo il completamento della rete fognaria anche nella zona industriale, sull’edilizia popolare a Montevescovado siamo intervenuti. La vera svolta sarebbe un piano riguardante la mobilità. Non ha la soluzione precisa, se interrare o sopraelevare, di certo l’idale sarebbe una metropolitana comprensoriale”. De Luca è questo. e molto altro.