Comunciamo con il dire che nella cattolicissima Italia si tradisce e si tradisce più che nel resto d’Europa. Indipendentemente dall’età, la percentuale di infedeli si attesta intorno al 59%, contro una media europea del 34%.
Secondo un’indagine della piattaforma “Incontri extraconiugali”, tra le regioni più propense al tradimento ci sono la Lombardia (75%), la Campania (74%) e il Lazio (72%).
Il tradimento è una prassi antica quanto la società.
Nell’antichità qualcuno incolpava Lilith per aver ceduto ai sensi.Si, si è sempre fatto e le regole sociali lo hanno sempre accettato e, al contempo provato a limitato.
Il tradimento una volta era propriamente circoscritto al matrimonio e spesso al marito (anche perché il delitto d’onore faceva molte vittime femminili); da qualche decennio il tradimento si è evoluto insieme all’emancipazione femminile e più in generale al mutamento delle relazioni.
SI SOPRAVVIVE AD UN TRADIMENTO?
In pratica, è raro che una relazione sopravviva ai casi di tradimento. Uno studio ha rilevato come solo il 16% circa delle coppie alle prese con un’infedeltà sia stato in grado di risolvere la spaccatura restando in relazione.
PERCHÉ NON SI CONFESSA UN TRADIMENTO?
Chi decide di non confessare, lo farebbe perché il tradimento non è sintomo di problemi all’interno della coppia, che si manterrebbe solida; al contrario, chi vuota il sacco, lo farebbe perché ormai la relazione è conclusa, e il tradimento rappresenta solo l’evento scatenante della rottura ed una via di fuga.
COME SI GUARISCE DA UN TRADIMENTO ?
È importante fare ciò che è possibile per salvare il rapporto: parlare col partner, cercare di capire, chiedere l’aiuto di un terapeuta di coppia. La consapevolezza che la fine è stata inevitabile aiuta ad accettare la fine di una storia, superare, andare avanti, voltare pagina e ricominciare.
Ed a te è mai capitato di tradire o di essere tradito?
Se vuoi approfondire il tema contattami.
Dott.ssa Filomena Avagliano – Sessuologa.