È stato inaugurato al Palazzo Reale di Napoli il Museo Caruso, il primo museo nazionale dedicato a Enrico Caruso, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Il museo ha sede a Napoli, a Palazzo Reale. Un unico grande spazio, la monumentale sala Dorica accoglierà non una semplice, seppure preziosa, esposizione di cimeli ma una vera e propria stanza delle meraviglie, con animazioni in 3d e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche, un caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo.
“Enrico Caruso è un esempio eccelso del genio italico, capace di innovare nel solco della tradizione comprendendo in pieno come valorizzare il proprio talento nel segno della modernità. Egli fu infatti il primo cantante della storia della musica mondiale a capire e a utilizzare le immense potenzialità dell’industria discografica.
Il Museo Caruso colma una grave lacuna e, ricucendo il rapporto fra il cantante e la sua città, rappresenta un’affermazione orgogliosa della cultura nazionale, capace di scrivere pagine fondamentali nello sviluppo della moderna industria mondiale dello spettacolo” ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
“L’allestimento di un museo nazionale dedicato a Enrico Caruso nella Sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli dà meritato risalto a una figura rappresentativa della cultura artistica dell’età contemporanea. Esso costituisce un traguardo importante anche per il Sistema museale nazionale, progetto del Ministero della Cultura curato dalla Direzione generale Musei, che mira a migliorare la conoscenza e la fruizione pubblica dei musei e dei luoghi della cultura, rendendoli accessibili ai molti pubblici che popolano la società contemporanea e partecipi dinamicamente di quest’ultima, in costante evoluzione come organismi viventi permeabili ai sempre diversi bisogni diffusi. Il Palazzo Reale di Napoli, nello specifico, istituto dotato di autonomia speciale nel 2019, dimostra ancora una volta la sua capacità di aggiornarsi e di dare voce, con linguaggi innovativi, alla nostra storia, alla nostra cultura e all’arte in tutte le sue espressioni”, ha affermato il Direttore generale Musei Massimo Osanna.
“L’allestimento di un museo dedicato a Enrico Caruso all’interno del Palazzo Reale di Napoli rientra tra gli interventi programmati nell’ambito del Piano Strategico ‘Grandi Progetti Beni Culturali’. Palazzo Reale non è soltanto un edificio monumentale, una serie di sale di rappresentanza riccamente decorate e arredate: per la sua mole, la sua posizione e la sua storia rappresenta un simbolo di Napoli e della storia d’Italia e d’Europa, nonché un luogo identitario per la città. Per questa ragione il Ministero ha ritenuto che la sede più consona per celebrare un italiano illustre come Enrico Caruso fosse il Palazzo Reale, che rappresenta una vera e propria porta della città sul mare, quel mare che Caruso attraversò per trovare la propria definitiva consacrazione oltreoceano”, spiega il Direttore di Palazzo Reale di Napoli Mario Epifani.
“L’eredità artistica del tenore napoletano Enrico Caruso è immensa. La sua storia, dal quartiere di San Carlo all’Arena alla ribalta internazionale nel nome del bel canto italiano, è l’esempio lampante di una vita straordinaria. Napoli, sua città natale, ma anche luogo dei primi passi artistici, restituisce ad uno dei suoi figli più celebri il giusto riconoscimento. Il modo migliore per celebrare Caruso è rendere immortale il suo incredibile talento”, dichiara il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.