


A tal proposito, esprimere o meno il proprio consenso sessuale, è fondamentale per proteggere noi stessi e il/la partner in determinate situazioni, nelle quali l’essere accondiscendenti nell’intraprendere comportamenti sessuali scorretti e irresponsabili, come il non utilizzo del preservativo, ci espone ad un elevato rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili.
Ecco perché il consenso sessuale, insieme al rispetto reciproco, è fondamentale per vivere una sessualità, felice, serena ma, soprattutto, sana e responsabile.



Il tema del consenso sessuale è una sorta di ponte che collega la consapevolezza dei nostri diritti sessuali e la loro messa in pratica.

Mi dispiaceva dire di no», «Lui non mi ha ascoltato», «Forse non sono stata abbastanza chiara nel comunicare». E ancora: «Non volevo non sembrare all’altezza», «All’inizio ero contenta, poi…», «Ero ubriaca».
Queste le maggiori risposte ad un sondaggio che chiedeva di dire cosa fosse il consenso.
Siamo davvero sicure/i di sapere cosa significa “consenso”? E come si traduce nel concreto? O, ancora, quanto è diffusa la consapevolezza dell’importanza del consenso espresso?

-DESIDERIO E VOLONTÀ: IL 39,9% DELLA POPOLAZIONE RITIENE CHE UNA DONNA È IN GRADO DI SOTTRARSI A UN RAPPORTO SESSUALE SE DAVVERO NON LO VUOLE.
-PER IL 7,2% «DI FRONTE A UNA PROPOSTA SESSUALE LE DONNE SPESSO DICONO NO MA IN REALTÀ INTENDONO SÌ»
ANCHE LA PERCENTUALE DI CHI PENSA CHE LE DONNE POSSANO PROVOCARE LA VIOLENZA SESSUALE CON IL LORO MODO DI VESTIRE È ELEVATA: RAGGIUNGE IL 23,9%
-IL 15,1%PENSA, POI, CHE UNA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA SESSUALE QUANDO È UBRIACA O SOTTO L’EFFETTO DI DROGHE SIA ALMENO IN PARTE CORRESPONSABILE.
-PER IL 10,3% LE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE SONO FALSE (PIÙ UOMINI, 12,7%, CHE DONNE, 7,9%).
Analizzando i dato è necessario ribadire che la violenza sessuale non prevede soltanto la violenza ma anche la #coercizione.

Oggi però esiste anche il concetto di coercizione.
Sulla scorta dei significativi mutamenti del costume sociale degli ultimi decenni, risulta ancora difficile porre l’accento su casi di compressione dell’autodeterminazione sessuale che prescindano dall’utilizzo della violenza fisica, ad esempio sulla base di dinamiche asimmetriche di potere, contesti implicitamente coartanti o incomprensioni sul piano dello sviluppo dell’interazione intima.
Ma il consenso giuridico e il consenso sessuale sono la stessa cosa? Basta solamente dire sì?
Come abbiamo visto dai dati il senso comune guarda al consenso come manifestazione autonoma della volontà di chi la esercita, senza chiedersi quanto di quella volontà sia realmente ascrivibile alla sfera dell’autodeterminazione.





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Dott.ssa Filomena Avagliano- Sessuologa.
