
Talvolta ciò può estremizzare alcuni comportamenti. Dall’ossessione maschile del sedurre alla conquista sensuale femminile, questi comportamenti possono diventare causa di enormi sofferenza.


Spesso si tratta di stili relazionali che affondano le radici nell’infanzia, nella fase della costruzione del sé, nella ricerca della figura materna.

La patologia parte da un comportamento di cui, tra virgolette, si perde il controllo: diventa eccessivo, diventa ‘troppo’. Queste sindromi di Don Giovanni e Messalina sono dei comportamenti, delle caratteristiche o dei tipi di personalità che possiamo ritrovare normalmente nelle persone, magari con aspetti enormemente accentuati.
Per cui tutto parte da condotte ‘comuni’ che assumono tratti estremi.

La patologia è l’espressione amplificata di una normalità. Se c’è una pulsione erotica iniziale che possiamo considerare normale, giusta e adeguata, il problema nasce quando questa diventa sproporzionata.




Perché si rifà all’aria ‘Madamin, il catalogo è questo’ del Don Giovanni di Mozart e il concetto è proprio quello del ‘catalogo’.



Dobbiamo ragionare in generale, come per tutti i disturbi, su tre livelli:
1) il comportamento,
2) il pensiero,
3) le emozioni.

È perché sento che non riesco a comprendere la mia emotività, ma anche l’emotività dell’altro e ho un pensiero distorto che mi fa riflettere sul fatto che la conquista erotica degli altri possa portare un valore in me.

Evidentemente si deve e si può lavorare sul proprio senso di sé, sul valore di sé e sul significato di sé.


Se lo capisce, allora questo vuoto va riempito di un nuovo senso.

Forse una terapia sessuologica potrebbe aiutare ad evolvere da questo stato di estremo bisogno di relazione che sfocia nel suo paradosso di rifiutare ogni vera relazione, limitandosi alla conquista per poi darsi alla fuga.


Dott.ssa Filomena Avagliano-Sessuologa
