Ho sempre lavorato fin da giovanissima ho cominciato quando ero in terza media ho fatto tutti i lavori che trovavo che mi permettessero di continuare a studiare.
Ho fatto la barista, la cameriera, ho lavorato in fabbrica la parrucchiera, l’estetista la badante ed anche le pulizie…tutto continuando a studiare, studio ancora adesso.
Il primo mio lavoro fu a 15 anni facevo la bambinaia. Io ero poco più di una bambina e badavo a due bambine di 6 e 4 anni.
Lavoravo in una zona bene di Cava, la Badia, in una villa dove al primo piano abitava la famiglia dove prestavo servizio e negli altri appartamenti c’erano i restanti membri della famiglia di lui, avvocato.
All’ultimo piano c’era la nonna delle bambine.
Per raggiungere il lavoro avevo un motorino Si’ a scendere per risparmiare lo mettevo a modalità “pedevelle” bici insomma.
Preparavo anche il pranzo, un giorno la mamma delle principesse mi disse: oggi mangi da mia suocera con le bambine, non cucinare.
Quando fu’ ora di pranzo mi recai all’ultimo piano e la tavola era già apparecchiata, mancava un posto il mio ovviamente.
La signora, diciamo così, prese una sedia e la mise nell’angolo mi disse la servitù mangia o prima o dopo.
Mi ricordo che mi senti umiliata ma risposi grazie non ho fame. Sono sempre stata responsabile e per questo non me ne andai in quel momento, aspettai la madre delle bambine e dissi vado via non mi sento una serva.
Sono ciò che sono perché ho conosciuto persone che molto spesso nella loro situazione di privilegio hanno provato a sfruttarmi, certo esistono anche brave persone datori responsi ma la dignità del lavoro l’ho appresa al mio primo impiego a 15 anni.
Potevo licenziarmi ovviamente nonostante le difficoltà potevo scegliere molti non possono ed accettano anche la schiavitù.
Viva il reddito universale, e l’orgoglio di essere proletaria mi viene da quei giorni, permane anche oggi che di anni ne ho 43 , ho la sicurezza economica di badare ai miei due figli oggi e, ringrazio il non essermi mai arresa, ma resto per sempre una fieramente proletaria.