Questa casa è proprio bella, accogliente e profumata, su, sediamoci a mangiare, tanto è gratis gozzovigliare.
Questa gente è sorridente, sempre allegra e intraprendente, la pizzetta, la spiaggetta, tutto è pronto, senza fretta.
Ma non pensi, solamente, che tuo padre è assai più ricco, che lo zio è milionario, che tu sfrutti un piccolo salario?
Che cazzimma che c’avete, pur sapendo i sacrifici, la famiglia numerosa, voi sfruttate senza posa!
Voi c’avete casa al mare, le vacanze ve le fate, lo stipendio e i benefici di cui siete ben felici, ma una sola cosa qui vi dico: io ho studiato quanto voi e perciò vi maledico!
Siete falsi e strafottenti, della vita pur contenti, ma qualcuno verrà a farvi una proposta che vi alletta: che l’inferno or vi aspetta!
Buffoncelli e con i vizi, vi togliete i vostri sfizi, ma un soldo per la pizza non lo date per la strizza?
È soltanto la fortuna che sinora vi ha arriso, perciò levatevi dal viso quel falsissimo sorriso.
Perdonate la mia rabbia: che insegnate al figlioletto, a sfruttare e a risparmiare, a pensar al suo diletto?
Cosí si cade in fallo:: lucrerete ancora poco, pagherete tutto col fuoco!
Ma non quel fuoco che rimpiango per il piatto che vi porgo, ma l’eterna punizione che per voi è giusta azione!
Fate finta di non capire, chiamate pazze le mie ire, ma la cosa ormai è corretta: la cazzimma mi va stretta!
Annalisa Capaldo