Quel ch’è vero discrimina la terra, pettinando sogno serto e coltura, alza la cresta e colmo di frutti strappati ti folgora, prosciugando ogni cosa. Quel ch’è vero non spera la scorreria quando per te forse è in gioco tutto. Sei la sua preda, se le tue ferite sgorgano; nulla ti assale, che non ti tradisca. (INGEBORG BACHMANN)
Oggi si ricordano eroi italiani senza medaglia, anzi persino col rovescio. Le medaglie fanno da tappezzeria a generali televisivi e persino scrittori, le guerre lasciate volentieri agli altri (anche di Piero, cioè De Andrè), Figliuolo (Amen) e Vannacci (perdona loro). Si discute delle scelte del Papa e di quelle su Indi. Ogni giorno la vita è una grande corrida (ma la notte no) e i dilettanti si moltiplicano allo sbaraglio, quasi quanto i professionisti dello sbadiglio, quelli che parlano per ore senza dir nulla. Intanto l’Impero ha riconquistato l’Albania, se ci fosse ancora Tele Durazzo troverebbe l’ovvia rima giusta. La perenne campagna elettorale italica contrappone istinti ma si divide poltrone, incarichi e prebende. Oggi però tutti tennisti, c’è Sinner, un italiano atipico che ci riporta ai tempi di Panatta, quello che vinceva senza affanno tra una Mita Medici (voglio vivere a ruota libera) e una Loredana Bertè (ai suonatori un pò sballati). Migliorano le fiction, peggiorano i talk show. Il cinema si cimenta in un neo-realismo post moderno, interessante ma senza impegno. Intanto è finita una settimana e ne comincia un’altra.
Libro consigliato: La Resistenza delle Donne (Benedetta Tobagi)
Disco consigliato: Minuetto (Franco Califano e/o Mia Martini)
Preghiera consigliata:Salmo 22 : Lodate il Signore, voi suoi fedeli, perché egli non ha disprezzato né disdegnato l’afflizione del povero, il proprio volto non gli ha nascosto ma ha ascoltato il suo grido di aiuto. I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano; il vostro cuore viva per sempre! Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra; davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. Perché del Signore è il regno: è lui che domina sui popoli!