In Campania sono aumentati i poveri nel 2023 e una persona su due rischia di diventarlo. Nel 2022, 11.099 persone si sono recate ai Centri di Ascolto della Caritas, nel 2021 erano 8.666. Intere famiglie chiedono aiuto, perché manca di tutto: pannolini, latte, indumenti. Non riescono a comprare i beni di prima necessità a causa dei costi dei prodotti aumentati per la crisi. Ai tantissimi poveri italiani si aggiungono anche quelli che fuggono dalle guerre: ucraini, soprattutto, che contribuiscono ad aumentare il numero assoluto dei poveri.
È il quadro desolante, che emerge dal Dossier regionale della Campania 2023 della Caritas pubblicato oggi. La soglia di povertà relativa familiare nel 2022 è pari a 1.150 euro per una famiglia di due componenti. Nel 2021 il valore era di circa 1.054 euro. Nel documento che nasce dall’incrocio dei dati della Caritas con quelli dell’Istat, emerge che “la Campania è una delle regioni maggiormente colpite dalla povertà economica, educativa e sanitaria – come si legge in un passaggio – Dalle ultime statistiche è stato rilevato che nel 2022 il Sud Italia, rispetto al 2021, ha subito un incremento di tali disagi del 15%, raggiungendo il 40,6 % delle famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale”. E, ancora, “il 46% delle persone è a rischio povertà per reddito basso o lavoro povero”. La Campania è “la prima regione in Italia per numero di analfabeti e persone con un basso titolo di studio”.